Cancer risk in oil refinery workers: a pooled mortality study in Italy

Med Lav. 2019 Feb 22;110(1):3-10. doi: 10.23749/mdl.v110i1.7842.

Abstract

Background: Oil refinery workers are exposed to several well-established carcinogens and working in this type of industry has been classified by IARC as probable carcinogen to humans (Group 2A).

Objectives: To examine the mortality experience of workers employed in four Italian oil refineries.

Methods: The cohort included 5112 male workers ever employed between 1949 and 2011. The average follow-up period was 49 years. Standardized mortality ratios (SMR) and 95% Confidence Intervals (CI) were calculated using as reference age-gender-calendar specific regional rates. Analyses by duration of employment and latency were performed.

Results: In the whole cohort, pleural cancer (6 deaths, SMR 1.59; 95% CI 0.71-3.53), brain cancer (14 deaths, SMR 1.47; 95% CI 0.87-2.49) and lymphatic leukemia (LL) (8 deaths, SMR 1.81; 95% CI 0.91-3.62) showed increased risks. All pleural cancers occurred after 10 years of latency and the highest risk was observed among workers with duration ≥20 years; the brain cancer excess was confined in the shortest duration and latency. The LL (and chronic lymphatic leukemia in particular) excess regarded workers with latency and duration longer than 20 years. Four deaths from acute myeloid leukemia (AML) were observed and all occurred after 20 years of latency (SMR 1.55, 95% CI 0.58-4.12); a two-fold-increased risk was observed in the longest duration. No increased risk for skin cancer has been observed in our study population.

Conclusion: Our findings are consistent with recent evidence of an increased mortality from pleural and hematopoietic malignancies (AML and LL) among oil refinery workers. However, the lack of individual quantitative exposure data and the small number of observed events prevent the identification of the possible causal role of individual chemicals, including benzene, especially at the current very low exposure levels.

«Rischio di cancro nei lavoratori addetti alla raffinazione di petrolio: uno studio di mortalità in impianti italiani».

Introduzione:: I lavoratori dell’industria petrolchimica sono esposti a numerosi noti agenti cancerogeni e l’attività lavorativa in questo settore è stata definita come probabilmente cancerogena per l’uomo dalla IARC (Gruppo 2A).

Obiettivo:: Studiare la mortalità causa specifica nei lavoratori di quattro raffinerie italiane.

Metodi:: La coorte allo studio è composta da 5112 lavoratori maschi, impiegati tra il 1949 e il 2011, seguiti nel tempo per un follow-up medio pari a 49 anni. Sono stati calcolati i Rapporti Standardizzati di Mortalità (SMR) con i relativi Intervalli di Confidenza (IC) al 95% utilizzando tassi regionali specifici per età e genere. È stata poi effettuata l’analisi per latenza e durata dell’esposizione per selezionate cause di morte.

Risultati:: Nell’intera coorte si è osservata una mortalità aumentata per mesotelioma pleurico (6 decessi, SMR 1.59; IC 95% 0.71-3.53), tumore al cervello (14 decessi, SMR 1.47; IC 95% 0.87-2.49) e leucemie linfatiche (LL) (8 decessi, SMR 1.81; IC 95% 0.91-3.62). Tutte le morti per tumore della pleura si sono verificate dopo oltre 10 anni di latenza e in lavoratori con durata dell’esposizione ≥20 anni, mentre quelle per tumori cerebrali si sono verificati in lavoratori con latenza e durata dell’esposizione <10 anni. I casi di LL (di tipo cronico in particolare) hanno riguardato lavoratori con latenza e durata esposizione ≥20 anni. Sono stati osservati 4 casi fatali di leucemia mieloide acuta (LMA), tutti nel gruppo con latenza ≥20 anni (SMR 1.55, IC 95% 0.58-4.12); un incremento di due volte nella mortalità è emerso tra i lavoratori con oltre 20 anni di durata dell’esposizione. Non è stato osservato nessun aumento di rischio per tumore alla cute.

Conclusione:: I nostri risultati sono coerenti con le recenti evidenze di un aumento di mortalità per mesotelioma e tumori emopoietici (LL e LMA) nei lavoratori dell’industria petrolchimica. Tuttavia, il ridotto numero di casi osservati e la scarsità di dati quantitativi di esposizione non permettono di identificare in modo univoco il ruolo dell’esposizione a benzene nel determinare il rischio, soprattutto alle attuali basse dosi.

MeSH terms

  • Cause of Death
  • Cohort Studies
  • Humans
  • Italy / epidemiology
  • Male
  • Neoplasms
  • Occupational Diseases* / epidemiology
  • Occupational Exposure
  • Oil and Gas Industry*
  • Pleural Neoplasms